Breccolo indica un tipo di enolito facente parte della nuova linea di prodotti “Prove d’autore”.
Ideatore del progetto è il Prof. Giancarlo Scalabrelli, ordinario presso il Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose, Facoltà di Agraria, Università di Pisa.
Breccolo è una bevanda aromatizzata con uva a base di vino, la cui particolarità risiede nell’uso di una tecnica denominata di “rigovernamento”, ovvero nell’aromatizzazione del vino non con altra frutta, ma tramite uva appassita di vitigni “minori” Toscani, ai quali possono essere aggiunte erbe aromatiche. Dopo un periodo di macerazione in vino, si provvede alla pressatura e al trasferimento in piccoli carati per la maturazione.
La linea “Prove d’autore” al momento include due prodotti, il Breccolo di Eleatico ed il Breccolo di Alchi. Tutti i prodotti della linea vengono venduti dalla nostra ditta solo al consumatore finale, in confezione da 375 ml.
IL VITIGNO ALCHI
Alchi è un acronimo con cui è stato indicato un vitigno raro ad acino aromatico, rinvenuto nel 1997 dal prof. Giancarlo Scalabrelli nella zona di produzione del Morellino di Scansano.
Inizialmente censito come “Aleatico”, successive osservazioni ampelografiche e molecolari hanno permesso di stabilire che si tratta in realtà di un “Aleatico-simile”, un vitigno che presenta alcuni caratteri morfologici e funzionali comuni all’Aleatico, ma che geneticamente è una entità a se stante.
Da una ricerca compiuta nel database viticolo nazionale ed europeo, questa entità genetica è da considerarsi unica ed è quindi una rarità a rischio di estinzione.
Grazie al lavoro di selezione è stato isolato un ceppo esente dalle principali affezioni virali, che è stato propagato in piccola quantità e in seguito studiato per i suoi caratteri agronomici e qualitativi.
La coltivazione di questo vitigno si presenta abbastanza difficile, poiché è scarsamente produttivo nelle gemme basali e quindi non può essere allevato a potatura corta (cordone speronato).
Inoltre, è soggetto a colatura e scarsa allegazione, e fornisce una qualità incostante in funzione dell’andamento climatico. Infatti, nelle annate siccitose produce acini molto piccoli, mentre tende a fornire grappoli compatti e poco colorati nelle annate più fresche e piovose.
Il grappolo è allungato e provvisto di ali, quindi più lungo dell’Aleatico, è compatto e presenta acini più piccoli, di colore bleu-nero tendente al violaceo. Raggiunge una gradazione zuccherina non troppo elevata, pertanto si è ritenuto opportuno sottoporlo ad appassimento.
L’aroma predominante delle uve di questo vitigno è caratterizzato da odori floreali abbastanza complessi, che ricordano soprattutto la viola (più simile al Moscato nero che all’Aleatico) e la rosa, alle quali si aggiungono note fruttate e leggermente speziate.
Il vino che si ottiene si caratterizza per l’equilibrio tra le note gustative, il colore e l’aspetto aromatico.