Un cocktail ben fatto è piacevole! Ma perché ?
La risposta è: perché stimola i nostri sensi, ma deve farlo in modo aggraziato ed equilibrato! Proviamo a capire meglio.
Quando prendiamo in mano una coppa spesso la sentiamo fredda o gelata; ha la condensa sul vetro e la sensazione tattile e termica è immediatamente assicurata. Spesso si tratta di un impatto shockante, vibrante … e … piacevole. Lo stimolo visivo è più che appagato dagli intensi colori e dalle guarnizioni aggiunte per ottenere una presentazione interessante. Liquidi blu, rosa, gialli, verdi, bianchi, coloratissimi frutti, olive ed ombrellini. Persino le cannucce colorate conferiscono ai cocktail la sembianza di sculture moderne.
Il tintinnio del ghiaccio nel vetro ci dà un altro stimolo sensitivo: quello uditivo. Chi di noi non si è mai divertito a far girare il ghiaccio nel bicchiere ed a godere di quelle piacevoli vibrazioni? Suoni che si accompagnano a 1000 altri quando beviamo, appoggiamo il calice sul banco ….
Il gusto? Di questo proprio non parlo; un cocktail nasce per essere assaporato con piacere, è ricco di sapori immediati ed appaganti, ma il profumo?
Raramente il cocktail ci attira per il profumo che sprigiona. La bevanda spesso è fredda e questo limita l’evaporazione degli odori; gli ingredienti con cui è fatta sono scelti più per il sapore che per l’odore e quindi soddisfano più il senso del gusto che quello dell’olfatto.
Per questo l’uso di una fragranza che valorizzi la degustazione di queste bevande è una pratica innovativa.
L’uso delle fragranze alimentari da aggiungere ai drink alcolici o analcolici è recente e moderno. Ma cosa si intende per fragranza alimentare?
Cerchiamo di fare chiarezza.
La fragranza è una sensazione olfattiva piacevole e nel mondo della cosmetica ogni anno vengono proposti i trend olfattivi che coinvolgono anche quello dell’abbigliamento e dello stile. I profumi ormai fanno parte della moda ed ogni maison possiede la sua linea che rinnova periodicamente. In profumeria con il termine “fragranza alimentare” si indicano le note gourmand e cioè i profumi di albicocca, cocco, fragola, pesca, rhum, whisky, … che spesso vengono incorporati in profumi maschili o femminili.
Nel settore alimentare l’aggiunta di aromi ai cibi ha obbligato le aziende produttrici a specificare se i prodotti naturali (Oli Essenziali) da esse utilizzati fossero di grado “alimentare” e quindi ingeribili e non tossici. Per “fragranze alimentari” in questo ambito si intendono quelle preparazioni che possono essere aggiunte agli alimenti ed in grado di arricchirli di una sensazione olfattiva senza creare danni biologici. Fra queste sostanze moltissime sono di origine sintetica (create cioè in laboratorio) ed altre naturali come gli Oli Essenziali che hanno però il difetto di essere molto più costosi delle precedenti.
E’ noto a tutti l’uso degli Oli Essenziali in cosmetica e nell’aromaterapia, ma negli alimenti è ancora sconosciuto. Come usarli?
Non finiremo mai di dirlo: gli Oli Essenziali sono prodotti potenti e che non possono essere usati puri, occorre diluirli opportunamente se si vuole avere dei risultati controllati e riproducibili. Per questa diluizione non è da usare l’alcool denaturato da profumeria (introvabile per la maggior parte delle persone), né quello denaturato per la pulizia e l’igiene della casa, ma l’alcool “buongusto”. I primi due sono amari ed inutilizzabili per questo uso, l’ultimo è morbidissimo e perfetto per diluire fortemente l’essenza.
L’alcool evapora con velocità diversa a seconda della temperatura a cui viene esposto, se la bevanda è fredda durerà moltissimo ed il profumo vi accompagnerà per tutto il medium o long drink; se calda sarà come uno short: una sensazione (olfattiva) intensa ed esplosiva.
Quali Oli Essenziali usare?
Ce n’è un’infinità e ne elenchiamo solo alcuni mettendoli in ordine alfabetico e non di importanza: Alloro, Anice, Arancio Amaro, Ginepro, Limetta, Limone, Mandarino, Menta, Pino, Vaniglia, Zafferano, Zenzero … vanno bene tutti basta che siano certificati, puri al 100% e di sicura provenienza (meglio se biologici).
Un arcobaleno di emozioni tutte da provare.
Recentemente due aziende, la Lombardi e Visconti che dal 1992 è presente nel campo della liquoreria erboristica e ristorazione con le sue eccellenze alimentari, e la Lavanda del Chianti che dal 1962 coltiva e distilla piante aromatiche ed officinali producendo Oli Essenziali e fragranze di vario genere, hanno unito le loro competenze per proporre agli specialisti del settore una serie di fragranze alimentari di elevatissima qualità. Una nuova arma creativa destinata a personalizzare le bevande alcoliche o analcoliche in modo moderno estendendo all’olfatto il piacere di bere in compagnia.
Ma occorre parsimonia! Usatene pochissime quantità! I prodotti sono già pronti all’uso e facilmente dosabili. Ne occorre veramente un soffio! Provare per credere. Ricordate … gli Oli Essenziali sono molto generosi.
Dr. Lorenzo Dòmini
responsabile di produzione Lavanda del Chianti
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su MixStory